La SIAEC è una libera associazione
culturale e di riflesso anche tecnica che ha lo scopo di diffondere la pratica
di un’equitazione colta, rispettosa del
benessere del cavallo, ma anche del cavaliere e della loro sicurezza.
Migliorare le conoscenze per
migliorare le prestazioni e le capacità in una equitazione con armonia.
Ci
possono essere diverse opzioni per iscriversi alla nostra associazione.
La
voglia di conoscere e di sapere in
senso ampio e generale senza un indirizzo precostituito. Per soddisfare questa
esigenza, la SIAEC mette a disposizione un variegato ventaglio di opere di
autori classici e moderni, capiscuola delle differenti metodologie, che rappresenta la biblioteca del cavaliere. I libri sono acquistabili dai soci.
Ma offre anche la possibilità di entrare poco
alla volta nell’immenso mondo dell’equitazione, grazie al giornale “Equitazione
Sentimentale” che rappresenta una forma di cultura in “piccoli bocconi”, ovvero
digeribile gradualmente senza trovarsi immediatamente di fronte alla gran mole
di conoscenze che la lettura dei testi può richiedere e offrire. Alcuni pensano
che sia un giornalino, perché
superficialmente lo vedono composto da poche pagine 8-12, ma mettendo a
confronto i contenuti con quelli dei giornali patinati, ripuliti da reclame e
da pubblicità di ogni sorta, ognuno può valutare di persona la grande
differenza di spessore tecnico e culturale. Inoltre l’assenza di pubblicità ci
mette al riparo da ogni conflitto di interessi: siamo liberi e vogliamo
rimanere tali, la pubblicità in qualche modo troppo spesso si scontrerebbe con
i contenuti, inducendoci anche involontariamente alla mediazione.
La
lettura però non è il fine: “ montare a cavallo, senza che i libri
prendano la polvere” diceva Nuno Oliveira, uno dei maestri più
importanti del secolo scorso.
Per
rispondere a questo interesse abbiamo costruito un Metodo impostato sui più
moderni sistemi di motricità umana ed equina, per migliorare le competenze dei nostri associati, ottimizzare
le prestazioni, recuperare le problematiche e aiutare a superare le difficoltà.
Venti e più anni di sperimentazione con veterinari, medici, osteopati,
psicomotricisti, omeopati ci hanno garantito quello che oggi è il Metodo di Equimozione e Isodinamica.
Dieci anni di applicazione pratica, il recupero di centinaia di cavalli con
alterazioni di vario genere, ma anche la sicurezza dei cavalieri, hanno
confermato le nostre riflessioni e aspettative. In più di duecento stage non
abbiamo mai avuto cadute o incidenti.
Perché corsi e non lezioni
individuali? Perché il cavaliere
può comprendere un indicazione solo se conosce la motivazione, la modalità e le
conseguenze di quel determinato gesto. Solo una progressione di lezioni
frontali con la successiva adeguata pratica a terra ed a cavallo permettono di
affrontare la tecnica in modo ottimale.
Chi se ne può giovare? Prima di tutto gli
istruttori che desiderano professionalizzarsi culturalmente e tecnicamente
per offrire ai propri allievi risposte tecniche argomentate e ottimizzate. Poi
i cavalieri che vogliono progredire sapendo cosa fare, quando fare e perché
fare, ed infine i neofiti che desiderano affrontare questa attività con
un approccio più consapevole.
E dopo i corsi? L’associazione non abbandona i propri soci mettendo
a loro disposizione una continuità di esperienze pratiche e teoriche che li
supporteranno dalla fine dei corsi in poi.
E per gli istruttori? Percorsi di approfondimento tecnico e pratico per
continuare ad arricchire la loro professionalità, collaborazione ai gruppi di ricerca
e di lavoro formati da coloro che
vogliono partecipare di più all’elaborazione e all’approfondimento del metodo,
nel rispetto dell’autorevolezza che ogni istruttore deve conservare.
Il Metodo prende spunto dall’equitazione classica e la
interpreta attraverso i più avanzati studi
di cinesiologia applicata. Ciò significa che molti sono ancora gli aspetti e le
tematiche da analizzare e da approfondire nell’ambito del rapporto col cavallo
a tutto tondo.
L’associazione
offre anche attività pratiche al di
fuori dei corsi? Da quest’anno abbiamo sviluppato un passo ulteriore: le prove di competenza. Nel rispetto del
benessere del cavallo e come conseguenza di tutto l’iter formativo i cavalieri
sono chiamati alla partecipazione a queste prove basate su grafici di movimenti
e figure differenti da quelle del cosiddetto dressage agonistico, sia negli
aspetti di effettuazione sia nei metodi di giudizio. Siamo non solo consapevoli
che si possa cambiare, ma ci sforziamo ad essere veri artefici del cambiamento possibile.
Inoltre
per i giovani dagli 11 ai 18 anni il gruppo che si interessa di psicomotricità
ha impostato percorsi specifici che tengono conto delle modalità di
comunicazione e di sviluppo di una pratica che apporti al giovane cavaliere
consapevolezza del rapporto col cavallo sia da terra, ma soprattutto in sella
educandolo all’armonia e al rispetto.
L’apertura
mentale dell’intera associazione permette a chi è interessato ed ha voglia di
partecipare su temi specifici, collaborando al giornale, dando il proprio
contributo intellettuale o indicando anche nuovi temi di elaborazione, di
essere accolto, aiutato e stimolato a sviluppare i propri interessi sempre
nello spirito del rispetto del cavallo e dell’uomo.
La SOCIETA’ ITALIANA DI ARTE EQUESTRE CLASSICA
Un’ associazione in cammino
verso un nuovo modo di interpretare l’equitazione ed
il rapporto cavallo-cavaliere